A lume di candela
"Il rimedio migliore quando si è tristi - replicò
Merlino, cominciando ad aspirare e mandar fuori
boccate di fumo - è imparare qualcosa. E' l'unico
metodo che sia sempre efficace.
[...] Imparare perchè la gente parla tanto e
che cosa la fa parlare. E' l'unica cosa che la mente
non riesca mai ad esaurire, mai ad alienare, mai ad
esserne torturata, mai a temere o a diffidarne, mai
a sognarsi di esserne pentita. Imparare è il
rimedio per te. Guarda quante cose ci sono da imparare!"
Terence H. White,
THE ONCE AND FUTURE KING
La citazione è contenuta sul frontespizio del mio vecchio libro di matematica, probabilmente con l'intento di invogliare gli studenti a studiarla...vana speranza... la matematica o si ama o si odia da subito, a pelle.
Forse perchè io appartengo alla categoria di quelli a cui piace (sono pazza lo so...), la citazione mi è rimasta in mente e mi è parsa adatta a questa fata intenta a leggere su una candela.
Il candeliere di coccio è quello di mia mamma:lo usava quando ancora l'elettricità non c'era nelle campagne, retaggio di tempi che non ci sono più,ma in cui era più semplice credere alle fate...
Le dimensioni reali sono, appunto, quelle di una candela. Sia quella che la fata sono interamente in pasta di mais, dipinta successivamente con i colori acrilici.
Sonia, vista dal vivo è tutta un'altra cosa.Sono tentata a tenermela ma posso chiedertene sempre un'altra. Farò un figurone nel regalarla! Grazie di nuovo!!
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