"Ci son due coccodrilli...
due piccoli serpenti e un'aquila reale,
il gatto, il topo, l'elefante: non manca più nessuno;
solo non si vedono i due leocorni."
La ricordate la canzoncina? Io, per ora, ho solo l'elefante e il sasso pesa proprio come lui!
Il retro con l'habitat del mio pachiderma.
E chi se la dimentica quella canzoncina???
RispondiEliminaTu continui a creare magnificenze...e io divento monotona se ti continuo a dire meraviglioso!!!!!!?
bellssimo elefantino/one, complimenti!!
ciao
SONIA!!
RispondiEliminaPoteva nel tuo blog
--LA BOTTEGA DELLE FATE---
Mancare questa FAVOLA? Certo che no!!!!!
C'era una volta un animale,mezzo uccello e mezzo serpente,chiamato basilisco.
Sulla testa aveva una cresta paurosa che gli arrivava fino a mezzo il dorso,la sua coda era lunga e le sue ali somigliavano a quelle di
pippistrello.
Tutti gli animali,grandi e piccoli,erano terrorizzati dalla sua presenza perchè quel mostro aveva il veleno nello sguardo.
Bastava che puntasse gli occhi su di un uccellino o sopra un elefante, e quelli,subito,morivano.
Nessun animale scampava a quello sguardo assasino: approfittarono della notte per abbandonare tutti insieme le tane e i nidi,e si trasferirono in una selva lontana.
Il giorno dopo il basilisco ricominciò la sua caccia spietata, ma non trovò nemmeno un animale.
Allora,furibondo,fissò gli occhi sugli alberi, e gli alberi seccarono.Li fissò sull'erba, e l'erba inaridì.
quella bella foresta diventò un deserto.
Dopo la seccatura della natura,gli animali,ormai fuggiti,
pensarono che quel basilisco sarebbe sempre stato lì e quando ri cresceva la natura sarebbero di nuovo;pensarono di un attacco contro il basilisco.
Era notte quando gli animali furtivamente si avvicinarono alla tana del basilisco,
lasciando tracce. Il giorno dopo,il basilisco si svegliò seguendo le tracce lasciate dagli animali,
ad un certo punto,quando il serpente si trovò in mezzo alla foresta,ormai diventato un deserto,
tutti gli animali,piombarono addosso senza che il basilisco li vedesse;il mostro fuggì grazie a quegli animali,
il serpente sparì per sempre,e tutti gli animali,contenti, ritornarono a casa e il deserto diventò
nuovamente una .....foresta.
SONIA.. BUONA DOMENICA
E' bellissimo!!! Scusa la monotonia...ma è proprio così!!
RispondiEliminaBellissimo il racconto di Lina. Un bacione!
Mi piace tantissimissimo!!! sei proprio brava.. ciao, buona domenica!!come al solito da un po' di tempo a sta parte sono di corsa..
RispondiEliminaBello !!
RispondiEliminaChe bello Soniaaaaaaaaaaaa!! proprio bello! bravissima!
RispondiEliminaSONIA!!
RispondiEliminaStamattina appena acceso il P.C. sono venuta nel blog tuo e di gabriella , e gardando i lavori meravigliosi che fate con le vostre ....
MANI DI FATE.
Mi e venuta in mente questa poesie
La dedico a te e a gabry .
Mani di fate
Con mani di fata
si cancellano i pensieri ,
si svuota la mente
avanzano i sogni,
dipingono i colori
un arcobaleno astratto
dove danzano note
di poesia.
l'armonia del silenzio
innalza la felicita',
Il dormiveglia si fa sonno,
e tutto lambisce nell'oblio.
La notte profonda
con il suo mantello ti avvolge ,
ti carezza,
ti culla fino all'alba.
Un falo' di colori
si accende piano piano.
Sorge il sole.
Con mani di fata
la natura si sveglia,
e la notte scioglie
lentamente il suo abbraccio.
UN ABBRACCIO AFFETTUOSO..LINA
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Brava Sonia! Ti è venuto proprio bene, ed è anche realistico, cosa nn facile dato il soggetto.^^
RispondiEliminasaluti
elisa
hai talento
RispondiEliminaCiao Sonia, se passi a trovarmi c'è un altro premio meritatissimo per te!
RispondiEliminaun bacione!
Ciao Sonia, un saluto veloce!!!
RispondiEliminaA prestissimo!!!
maria rosa
ciao sonia, bellissimissimo l'elefante sei bravissima, bacioni
RispondiEliminaimma